Uno 0-0 che ricorda per certi aspetti quello maturato quattro giorni prima contro la Paganese: anche a Potenza, infatti, la Virtus Francavilla impatta a reti bianche al termine di una gara ostica e scorbutica che, ai punti, avrebbe meritato di vincere ma che ha anche rischiato di perdere. Contro la Paganese furono due legni a salvare i biancocelesti sulle uniche due occasioni dei campani; a Potenza è stato un superlativo Bryan Costa a neutralizzare il calcio di rigore di Mazzeo, addirittura l’unico pericolo creato dai padroni di casa nell’intero match.
Rispetto al turno infrasettimanale, gravano sul match del Vivini un’attenuante ed un’aggravante: da un lato, infatti, alle assenze ormai storiche di Ekuban e Puntoriere si aggiungevano quelle, gravissime, di Nunzella, Delvino e soprattutto di Vazquez e Ciccone in un attacco ridotto ai soli Adorante e Maiorino (in compenso rientra dopo un mese Giannotti a destra, e si vede). D’altro canto, però, i francavillesi non sono stati in grado di sfruttare una superiorità numerica piuttosto prolungata, da quando il Potenza ha subìto l’espulsione di Ricci per manata a gioco fermo su Franco. Una superiorità non concretizzata e poi annullata nel finale quando anche la Virtus è rimasta in 10 per la doppia ammonizione del rientrante Mastropietro, e qui viene per lo meno da interrogarsi sull’opportunità di far subentrare, in un match teso e delicato, un giocatore che aveva già ricevuto un cartellino giallo in panchina per proteste, mentre si riscaldava.
Per il resto, il Francavilla ha provato a fare la gara creando anche importanti chance, in particolare due nella prima frazione con Adorante, sulla prima delle quali è stato prontissimo Marcone dalla media distanza, ed altrettante nella ripresa con Castorani e Maiorino da fuori area, ed anche in questi casi la risposta del portiere di casa è stata provvidenziale. Da rivedere un intervento in area potentina su Giannotti a fine primo tempo: se non fosse stato appena espulso Ricci, il direttore di gara avrebbe concesso il penalty? Rimane il dubbio, dubbio che il sig. Longo non ha avuto nel concedere il rigore al Potenza per presunto tocco di mano di Castorani su corner. Le immagini non chiariscono, ma ci pensa un formidabile Bryan Costa e respingere alla grande la battuta di Fabio Mazzeo.
Conferma la condizione monstre, il portiere veneto, che ormai da 6 gare dà sicurezza ad un reparto arretrato che, a dispetto delle assenze che a turno lo attanagliano, ha incassato con lui 4 reti, abbassando sensibilmente la media dei gol subiti. Di contro, come se la coperta fosse troppo corta, sono 4 le partite in cui i biancocelesti non vanno a segno, ed a ciò non giovano certo le assenze di Vazquez e Ciccone. Dato peraltro strano per un reparto che, prima delle famigerate ultime 4 gare, era pur sempre il quarto miglior attacco del girone, con le reti che, se non giungevano dalle punte, in qualche modo arrivavano grazie ai centrocampisti. Non si può sperare sempre nella vena di Castorani: insomma, fin da sabato contro il Monopoli, altra gara in cui mantenere un’inseguitrice a debita distanza, tocca a Maiorino ed Adorante cominciare a trovare il bersaglio.