Contro il Latina la Virtus Francavilla porta a casa un successo al termine di una partita “sporca”, come si suol dire ultimamente, ovvero una gara ostica, scorbutica, contro un avversario che poco concede allo spettacolo ma anche a chi deve attaccare, in cui, per sfangarla, occorrono cuore, determinazione, concentrazione ed un pizzico di buona sorte.
Quest’ultima viene in soccorso della Virtus a gara appena iniziata, quando l’ennesima palla persa in difesa (un film, anzi, un horror già visto) porta al clamoroso palo di Jefferson , con Di Livio che non riesce ad insaccare sul tap-in. Insomma, poteva essere una partenza ad handicap, e invece il Francavilla reagisce con le ottime chance capitate a Prezioso e Ingrosso (preferito ad Enyan). Ma il Latina non sta a guardare e trova addirittura il vantaggio quando il giovane Ercolano è lesto a ribadire in rete una respinta corta e forse un po’ molle e superficiale di Nobile sul mancino defilato di Carletti. Il Francavilla operaio e battagliero odierno ha però il merito di raddrizzarla subito, e lo fa col suo uomo più rappresentativo, Pasquale Maiorino, abile a controllare il cross di Pierno, vincere il contrasto con l’ex Celli e piazzare all’angolino l’1-1.
Servirà ancora tutta la classe del fantasista tarantino, schierato nuovamente come seconda punta, ad innescare la discesa sulla sinistra che fa venire il capogiro al malcapitato Celli, prima del cross per Ekuban che raddoppia con una zampata di esterno destro, fotocopia del gol al Bari. Il match è tuttavia pur sempre in bilico, perché in una gara così ostica non si riescono a creare più di tanto presupposti per mettere in cassaforte il punteggio, tranne quando, in pieno recupero, Enyan sciupa un contropiede letale cercando un improbabile assist di tacco per Ventola anziché calciare a tu per tu col portiere. Anzi, a proposito di numeri 1, era stato nel frattempo proprio Nobile a riscattarsi, disinnescando la punizione di Atiagli vista partire all’ultimo e salvando il risultato.
Un successo che rilancia il Francavilla nelle zone alte di una graduatoria ancora cortissima e che lascia in dote comunque diverse risultanze positive: a sprazzi si sono ammirati, seppur in maniera discontinua, segnali di bel gioco, soprattutto sul versante destro e quando si riusciva ad aumentare i ritmi; certo, non era facile contro un Latina che si chiudeva a riccio per tentare il lancio lungo sistematico per Jefferson. E poi, note di sollievo per una situazione indisponibili che va via via migliorando, con il rientro a pieno regime dei vari Maiorino, Toscano e Franco nonché di Leo Perez, dal prossimo turno, a squalifica finita. Infine, tra le varie prestazioni positive in casa Virtus, vogliamo menzionare su tutte la prova di Riccardo Idda, autentico highlander di questo torneo, uno dei pochissimi giocatori di movimento a non aver saltato un minuto di campionato. Una prestazione sontuosa, da uomo-ovunque, a riscattare, qualora ce ne fosse bisogno, l’errore di Pagani.