Verrebbe da fare il classico copia-incolla, per descrivere l’ennesimo pareggio colto dalla Virtus Francavilla contro il forte Teramo, compagine che si presentava in Puglia dall’alto di un meritatissimo secondo posto. La squadra di Trocini gioca bene, crea, diverte, sciupa occasioni da rete in serie e viene puntualmente punita al primo tiro nello specchio degli avversari.
Come già capitato contro Catania, Casertana e Catanzaro, è soprattutto nel corso della prima metà di primo tempo che i biancocelesti produrranno un forcing su ritmi stellari, che porta ad una serie di azioni condotte a velocità supersonica con tanto di palle-gol a go-go in ognuna di esse. Manuele Castorani, ancora lui, la sblocca dopo meno di 3 minuti con l’ennesimo inserimento letale a seguire l’azione dopo la respinta di Lewandoski su Di Cosmo. Rasoterra perfetto che vale il terzo sigillo per la mezzala toscana, per la quale gli aggettivi stanno ormai terminando. Ma il portiere ospite sdarà decisivo, se non miracoloso, già ancora prima sullo stesso Castorani e successivamente su Di Cosmo e tre volte su Vazquez. In una di queste chance, l’argentino si rende protagonista di un’incredibile serpentina partendo da centrocampo e seminando avversari come birilli, quasi a voler commemorare un suo illustre connazionale che da poco ci ha lasciati.
In mezzo a tanto Francavilla, che stava disputando la miglior gara stagionale, come si diceva giunge beffardo il pari abruzzese con Di Francesco, abile a farsi trovare puntuale sulla giocata di Costa Ferreira. Una rete che era stata solo timidamente preannunciata dalla punizione precedente di Bombagi. La rete incassata apparirebbe solo una parentesi, perchè anche la ripresa inizia con l’arrembaggio francavillese guidato in particolare da un Vazquez ispirato. Anche Perez sciuperà clamorosamente quella che è solitamente la sua azione, lanciato splendidamente da Castorani in posizione diagonale. Crispino, va detto, salva addirittura la Virtus dal K.O. con due prodigi consecutivi su Di Fancesco e Lasik, stoppando un Teramo che nella fase finale prova a crederci maggiormente.
Il tentativo ospite porta in dote non più che qualche conclusione sciagurata da fuori area alle stelle. Si chiude col terzo 1-1 di fila che, inutile ripeterlo, ai punti va strettissimo per ciò che si visto nei 94 minuti. Rimane la soddisfazione per aver stoppato una big assoluta del torneo, d’accordo. Rimangono i complimenti per l’ennesima prestazione più che positiva, ma le palle-gol vanno concretizzate. Il numero di vittorie resta fermo a 2, una miseria dopo 13 giornate di campionato, per una classifica che necessita di una svolta il prima possibile.