CONSIDERAZIONI SPARSE dopo 34 partite
La sconfitta di Bisceglie, poco rilevante ai fini della classifica, risente terribilmente delle diverse motivazioni con cui le due compagini sono scese in campo, subito dopo che il Monopoli aveva battuto la Paganese decretando da un lato la salvezza matematica del Francavilla, dall’altro la possibilità concreta per il Bisceglie di agguantare e provare a scavalcare proprio i campani, ai fini della preziosissima miglior classifica in chiave play out.
Ne deriva una gara sostanzialmente brutta, in cui la formazione tecnicamente inferiore, il Bisceglie, pur con il minimo sforzo, fa quel tanto che basta per avere la meglio di un Francavilla spento e povero di idee. La fiammata di Vazquez, abile a liberarsi di due avversari ma stoppato da Spurio in tuffo, sarà la prima palla-gol del match, ma di fatto anche l’ultima per il Villa. Non che i padroni di casa facciano chissà che, ma Mastour ha il gran merito di deviare al volo in rete il cross di Sartore, eludendo la molle marcatura di Delvino. I colpi di testa di Vazquez ed Adorante non inquadreranno lo specchio, così come è poco incisiva l’inzuccata dello stesso Adorante in apertura di ripresa. Il Villa non punge più di tanto per cercare il pareggio, quasi rassegnato alla sconfitta necessaria per le speranze dell’avversario, e a poco gioverà l’ingresso di un opaco Maiorino. Sarà anzi il Bisceglie a legittimare il successo con il palo di Sartore e con la punizione di Giron, deviata, su cui Costa è attentissimo col piede.
Insomma, un Francavilla troppo brutto per essere vero, anche se in qualche modo in linea con la mediocrità degli ultimi mesi, con l’attenuante delle motivazioni scarse. Attenuante fino a un certo punto, con la speranza che vengano almeno onorati gli ultimi due impegni, entrambi casalinghi, contro Viterbese e Palermo. Sia per rendere un po’ più accettabile la classifica, sia per poter valutare al meglio gli elementi della rosa ai fini delle prossime valutazioni di mercato.