Vittoria doveva essere e vittoria è stata, ma quanta fatica per aver ragione di un Monterosi tosto, scorbutico e ben messo in campo nonostante qualche assenza importante. La Virtus Francavilla ritrova i tre punti casalinghi grazie ad una prestazione fatta di pazienza, sacrificio, abnegazione, al termine di un match che non passerà certo agli annali tra i più spettacolari. Assente dell’ultim’ora Tchetchoua, rimpiazzato da Carella, mentre a sinistra si rivede Enyan; tra gli ospiti, in assenza di Di Paolantonio, il playmaker è l’ex Davide Buono.
Il primo tempo scorrerà via senza grossi sussulti, anche se la Virtus prova maggiormente a fare la partita esercitando un possesso palla piuttosto sterile, che manca del guizzo vincente negli ultimi 16 metri. Il portiere ospite è inoperoso ed anzi alla mezz’ora è Nobile a dover compiere il prodigio su inzuccata del nuovo entrato Tartaglia. Un corner nato, come purtroppo troppo spesso sta capitando, da una palla mal gestita in fase di impostazione da dietro. Il pericolo corso sveglia il Francavilla, che nell’ultimo quarto d’ora di primo tempo preme con maggior convinzione ed intensità, rendendosi insidioso con Perez e Prezioso ma senza inquadrare lo specchio.
Parte forte anche in avvio di ripresa la squadra di Taurino ed il gol giunge a coronamento, quando uno spunto irresistibile di Prezioso con destro deviato da Borri diventa un assist al bacio per Leo Perez, che in diagonale insacca all’angolino. Rete festeggiatissima, la più attesa, perché oltre a sbloccare il match, sblocca il centravanti mesagnese, che cercava disperatamente il primo centro stagionale. A questo punto l’atteggiamento del Monterosi, fino a quel momento piuttosto rinunciatario, cambia giocoforza, ma gli unici pericoli alla porta di Nobile li creeranno difensori, dunque da palla inattiva e non su azioni manovrate. Perez, dopo aver segnato, salva anche una rete sulla linea in mischia dopo il tocco di Mbende, quindi sempre Tartaglia avrà un paio di chance che non fanno male a Nobile. Le condizioni fisiche proprio di Nobile e di Idda, nel finale, creeranno qualche apprensione, ma entrambi resisteranno in campo stoicamente fino al fischio finale, che sancisce una vittoria sudata ma importante, di quelle che contano, contro un avversario che, a dispetto del blasone e della classifica, ha costruito un organico forte per puntare ai play off.
Ultima annotazione per il migliore in campo (e non ce ne voglia Riccardo Idda, pur monumentale dietro): Marco Toscano. Superati i problemi fisici che lo attanagliavano, il 24enne siciliano sta dimostrando di essere playmaker di centrocampo di altissimo livello, interpretando peraltro il ruolo di perno centrale in maniera non statica ma assolutamente dinamica. Contro i laziali Toscano lo si trovava ovunque, dalla propria linea difensiva fino al fondo campo avversario. Una prova maiuscola che dimostra come in estate la dirigenza biancoceleste abbia ancora una volta visto giusto.