Un Francavilla double face perde di misura il derby d’esordio contro il Bari, ma avrà tanto da recriminare per la prima mezz’ora da incubo e per la rimonta sfiorata più volte. Troppo brutti per essere veri i ragazzi di mister Trocini nei primi 30 minuti, quando hanno concesso ai galletti del capoluogo tre reti troppo facili, frutto di altrettante dormite difensive da penna blu.
Ok le attenuanti, ovvero la differenza di organico, al cospetto di un Bari deciso a vincere il campionato senza se e senza ma, ulteriormente rafforzato rispetto alla corazzata dello scorso anno, e le assenze in casa Francavilla, su tutte Vazquez in avanti, Mastropietro in mezzo e Marino dietro. Ma rimane comunque ingiustificabile l’atteggiamento difensivo di quella mezz’ora nera che consente al Bari di trovarsi col minimo sforzo avanti di tre. Nelle fattispecie, Antenucci segna piuttosto indisturbato dopo un batti e ribatti da corner, quindi a D’Orazio prima e D’Ursi poi viene concesso di trovarsi a tu per tu con Crispino da due passi in seguito ad evidenti errori in chiusura.
Poi la metamorfosi, come se la Virtus cominciasse da 0 un altro match. Forse punti nell’orgoglio, i biancocelesti iniziano a macinare gioco, azioni e palle-gol, anche se in verità già sullo 0-1 Ekuban aveva sfiorato il bersaglio e, soprattutto, appariva netto un tocco di mani in area su punizione di Nunzella: siamo alle solite. Il direttore di gara non vede, poteva essere 1-1. La reazione, si diceva: Leo Perez accorcia subito le distanze con una rete di astuzia e precisione su assist di Nunzella, quindi lo stesso Nunzella, capitano di giornata, sfiora il palo con un gran bel mancino. Sempre Perez, straripante, in chiusura di tempo sfonda a destra e serve un cioccolatino a Domenico Franco, lesto a farsi trovare a rimorchio da autentica mezzala per il 2-3.
Parte forte il Francavilla anche nella ripresa, sfiorando il clamoroso pareggio in due circostanze consecutive con Giannotti, su cui respinge Frattali da brevissima distanza, ed Ekuban, troppo lezioso a tentare il gol di tacco da un passo. Mani tra i capelli, ma il punteggio non cambia, e non muterà fino alla fine, nonostante un paio di occasioni potenziali non sfruttate adeguatamente in casa Virtus, anche per errori nell’ultimo passaggio. Il Francavilla preme, gioca alla pari con i biancorossi, ma non riesce a pungere negli ultimi 16 metri.
Il Bari, con esperienza, amministra fino alla fine e porta a casa un successo prezioso che sembrava scontato dopo 30 minuti, ma che la Virtus ha avuto il merito di rimettere in discussione con un’ora e spiccioli di ottimo calcio. Non è arrivato il pareggio, ma varrà da lezione affinché non si regalino più simili partenze ad handicap che compromettono i match in modo quasi irreversibile.
Detto dunque di una fase difensiva da rivedere, va rimarcata la buona prestazione all’esordio di Giannotti a destra (spetta a lui, al momento, l’arduo compito di sostituire Albertini), del solito Zenuni e dell’altro nuovo, Franco (due gol in due gare ufficiali per lui) in mezzo al campo. Propositivo a sinistra Nunzella, desideroso di voltare pagina dopo un’ultima stagione non alla sua altezza, e poi come non parlare di quel ragazzo lì, in avanti. Speriamo che l’ultima settimana di mercato voli via veloce senza danni, perchè questo Francavilla sembra non poter prescindere dalle giocate, dalla potenza, dal carisma di Leonardo Perez da Mesagne. Gol e assist a parte, il numero 10, soprattutto nel primo tempo, ha confermato di essere un lusso per la categoria e di costituire un riferimento imprescindibile per l’attacco. Lui e Vazquez, la coppia più bella del mondo che tutti si augurano continui a far sognare il popolo biancazzurro.