34 partite giocate, soltanto 4 quelle rimaste fino a fine campionato. Il quadro, dopo mesi di asterischi, è finalmente tornato in equilibrio: Milan ed Inter sono appaiate in classifica con le stesse gare giocate, rispettivamente a 74 e 72 punti, con gli scontri diretti a favore dei rossoneri. Siamo giunti al momento più caldo e spettacolare della lotta al titolo probabilmente più avvincente degli ultimi anni. Il recupero dell’Inter col Bologna, valido per la 20^giornata, ha rappresentato un turning point forse decisivo: i nerazzurri sono stati sconfitti dagli emiliani a causa di un clamoroso errore di Radu, sostituto dell’acciaccato Handanovic, perdendo così l’occasione di sorpassare (forse definitivamente) il Milan in classifica. In una gara in cui anche il pari avrebbe fatto tutta la differenza del mondo l’Inter crolla, assaporando per la prima volta la sensazione di uno scudetto che, perso così, farebbe davvero male. Il Milan resta dunque a +2 dall’Inter a 4 gare dal termine: grazie agli scontri diretti a favore, ai rossoneri “basterebbe” vincere 3 delle ultime 4 partite rimanenti, pareggiandone una. I calendari delle due milanesi non hanno però gli stessi livelli di difficoltà, con quello interista sulla carta più abbordabile. Il Milan affronterà Fiorentina ed Atalanta in casa mentre sarà ospite di Verona e Sassuolo, l’Inter ospiterà Empoli e Sampdoria ma affronterà in trasferta Udinese e Cagliari. Un calendario più in discesa per l’Inter però solo sulla carta, con l’Udinese in formissima, Cagliari e Sampdoria alla disperata di ricerca di punti salvezza.
Meno di un mese alla fine, un campionato che per la prima volta dopo più di 10 anni potrebbe decidersi all’ultima giornata, il derby scudetto fra Milan ed Inter darà spettacolo fino al 90′ del 22 maggio, a prescindere dall’esito finale.