Oggi Sinner-Djokovic: chi vince va in semifinale
Jannik Sinner si trova di fronte oggi sul Centrale di Wimbledon il sei volte vincitore Novak Djokovic. Presente e futuro del tennis si incrociano in questi quarti di finale, tra differenze e tante analogie.
Il passato e il futuro che collidono in un presente ancora ricco di suggestioni e per questo ancora più dilatato: nel momento in cui Novak Djokovic e Jannik Sinner scenderanno in campo per il quarto di finale più suggestivo e interessante in programma a Wimbledon, con i volti concentrati e quei sorrisi enigmatici come una sfinge, l’impressione sarà di vedere la realtà attraverso uno specchio. Da un lato chi è ancora il re; dall’altro chi, diverso nel carattere, ma così simile per caratteristiche e potenzialmente per percorso di maturazione, potrebbe diventarlo.
“Mi ricorda me stesso a 20 anni”, ha detto Nole di Jannik. Il che è vero, ma non verissimo. Entrambi hanno nella risposta in anticipo, preferibilmente di rovescio, il quid in più con il quale mandare in crisi chi, progressivamente, finisce per uscire dallo scambio una frazione di secondo alla volta. Il gesto tecnico effettivamente è simile nella mimica, con il bacino che ruota a velocità supersonica e la pallina che esce con pulizia cristallina dal piatto corde, sfrecciando in modo impercettibile per l’occhio umano. Sinner, però sfrutta il rovescio con l’intenzione, istintiva e aggressiva, di prendere direttamente il controllo di punto, game e possibilmente set e partita, mentre per Djokovic, la pressione in risposta è propedeutica a sfiancare progressivamente il malcapitato che, dall’altro lato di campo, diventa sempre più frustrato al pensiero di giocare contro un autentico muro di gomma.