Un punto che muove poco la classifica, ma comunque importante, quello conquistato dal Francavilla al cospetto della corazzata Catanzaro dell’ex Calabro. Lo spettro che ormai perseguita i biancocelesti da inizio stagione, ovvero il subire gol sistematicamente alla prima occasione creata dagli avversari, poteva rivelarsi nuovamente fatale, ma ci ha pensato Federico Zenuni a ristabilire la parità con il terzo eurogol su tre in maglia francavillese: un marchio di fabbrica.
Il match, va detto, nel complesso non sarà spettacolare nè ricco di palle-gol, con il gioco che, soprattutto nel primo tempo, risulterà sovente spezzettato da falli o rimesse. Tuttavia, almeno la prima metà di prima frazione vedrà un Francavilla arrembante e padrone del campo, con le solite due occasioni ghiotte non concretizzate da Ekuban. E’ in questa fase che, ai punti, i padroni di casa meriterebbero di più, poi qualche minuto di stallo a cui fa seguito, appunto, la rete dei calabresi. Al primo vero affondo, ancora una volta sugli sviluppi di un corner, il Villa va sotto con la deviazione del difensore Fazio su traversone di Carlini. Importante raddrizzarla prima dell’intervallo, e la standing ovation va d’obbligo a Federico Zenuni, che mette tutti d’accordo sulle proteste per evidente tocco di mano in area catanzarese non sanzionato dall’arbitro, riprendendo la corta respinta e trafiggendo Branduani da 25 metri con un bolide a mezz’altezza.
Un paio di chance per parte nella ripresa, con l’attivissimo Di Massimo tra gli ospiti, che non inquadra di poco lo specchio, e con un paio di salvataggi nei pressi della linea da parte dei difensori calabresi a stoppare la Virtus sul più bello. L’ingresso di Evacuo e Di Piazza sortiranno effetti pari a 0, il Catanzaro non punge dalle parti di Crispino ed è la Virtus nel finale ad apparire più pimpante anche grazie al tanto atteso rientro di Federico Vazquez in avanti. E’ questa la miglior notizia di giornata in casa Virtus, unitamente alla confortante prova di Pambianchi in difesa da centrale puro, date le contemporanee assenze di Marino e Caporale. Una prestazione solida, puntuale e di personalità per l’ex Taranto che fa ben sperare.
Piccoli segnali, piccoli passi, che si spera portino rapidamente ad un’inversione nel trend di risultati. Due vittorie su 11 gare sono obiettivamente poche per il valore di questa rosa.